top of page
450594829_10228938130911036_5712192276145193943_n.jpg

dell'Anima

  • Facebook
  • Twitter
  • LinkedIn
  • Instagram

San Benedetto da Norcia

San Benedetto da Norcia, (Norcia (Perugia), ca. 480 - Montecassino (Frosinone), 21 marzo 543/560), 

compatrono d'Europa, fondatore dell'Ordine Benedettino. È il patriarca del monachesimo occidentale. 

Scrisse per i suoi monaci la Regola, che prescrive povertà, obbedienza e un fortissimo impegno di preghiera e di lavoro, secondo il motto "Ora et labora - "Prega e lavora".

"Non anteporre nulla all'amore di Cristo" (RB 4,21) è uno dei versetti più frequentemente citati nella Regola, insieme a RB 72,11: “Non antepongano assolutamente nulla a Cristo".

Questa massima è una chiara affermazione del carattere cristocentrico che pervade la spiritualità benedettina.

La ricerca di Dio come primo fine dell’uomo e i monasteri benedettini sorti in ogni angolo d’Europa testimoniano la grandezza dell’opera di san Benedetto (480-547), che con la sua vita ha al tempo stesso glorificato il Creatore e dato un fondamentale contributo alla formazione della civiltà europea. Per questo il 24 ottobre 1964, consacrando la chiesa dell’Abbazia di Montecassino, ricostruita dopo i bombardamenti, Paolo VI volle proclamarlo patrono d’Europa. E ricordò a tutto il Vecchio Continente, nel secolo delle due guerre mondiali e dei totalitarismi atei (nazismo e comunismo), che la storia benedettina «tocca l’esistenza e la consistenza di questa nostra vecchia e sempre vitale società ma oggi tanto bisognosa di attingere linfa nuova alle radici, donde trasse il suo vigore e il suo splendore, le radici cristiane, che san Benedetto per tanta parte le diede e del suo spirito alimentò».

Dopo un periodo di solitudine presso il sacro Speco di Subiaco, passò alla forma cenobitica prima a Subiaco, poi a Montecassino. La sua Regola, che riassume la tradizione monastica orientale adattandola con saggezza e discrezione al mondo latino, apre una via nuova alla civiltà europea dopo il declino di quella romana. In questa scuola di servizio del Signore hanno un ruolo determinante la lettura meditata della parola di Dio e la lode liturgica, alternata con i ritmi del lavoro in un clima intenso di carità fraterna e di servizio reciproco.

Nel solco di San Benedetto sorsero monasteri e foresterie nel continente europeo e nelle isole centri di preghiera, di cultura, di promozione umana, di ospitalità per i poveri e i pellegrini.

Nel Medioevo, il formaggio era il cibo più umile per eccellenza, dava quel segno di vita semplice, tanto voluta da San Benedetto. Un tempo la carne era un cibo molto raro e nella dieta dei monaci c’erano più latticini.

I monaci non solo hanno inventato e sviluppato un bel po’ di alimenti, ma hanno anche lasciato delle ricette scritte che oggi risultano essere una bella eredità culinaria.

I benedettini, i francescani, i trappisti e i domenicani sono all’origine di tanti formaggi leggendari, in Francia ne esistono 1200 varietà. Il 70 % dei formaggi ha origine nelle abbazie e monasteri.

 

Due secoli dopo la sua morte, saranno più di mille i monasteri guidati dalla sua Regola. L’influenza di questo “Gigante della Fede” fece grande l’Europa che poté dirsi Cristiana. Paolo VI lo proclamò patrono d'Europa il 24 ottobre 1964.

San Benedetto fu in vari modi tentato dal diavolo e sempre ne uscì vittorioso. Esortava a segnarsi con la croce il cuore per essere liberati dalle suggestioni diaboliche. Da secoli è viva la devozione alla "Medaglia o Croce di San Benedetto" particolarmente efficace contro le tentazioni del maligno, usata molto dagli esorcisti.

Papa Benedetto XIV ne ideò il disegno e nel 1742 approvò la medaglia concedendo delle indulgenze a coloro che la portano con fede. Su una faccia della medaglia è raffigurato il Santo con la croce e la regola nelle mani; in basso una vipera che esce da una coppa ricorda il miracolo operato dal Santo con il segno della croce che avrebbe frantumato la coppa contenente del vino avvelenato datogli da monaci attentatori.

Vi è poi una scritta in latino

"EIUS IN OBITU NOSTRO PRESENTIA MUNIAMUR”

che significa: "Croce del Santo Padre Benedetto - ci aiuti con la sua presenza nella nostra morte" Sul rovescio della medaglia, figura la Croce di San Benedetto e le iniziali dei testi.

Questi versi sono antichissimi. Essi appaiono in un manoscritto del XIV sec.

A testimonianza della fede nella potenza di Dio e di San Benedetto.

Ogni lettera dell’iscrizione presente sulla medaglia è parte integrante di un potente esorcismo:

C. S. P. B. = Crux Sancti Patris Benedecti - La Croce del Santo Padre Benedetto

C. S. S. M. L. = Crux Sacra Sit Mihi Lux - La Croce santa sia la mia Luce

N. D. S. M. D. = Non draco sit mihi dux - Non sia il demonio il mio condottiero

V. R. S. = Vadre Retro satana - Allontanati satana!

N. S. M. V. = Numquam Suade Mihi Vana - Non mi attirare alle vanità

S. M. Q. L. = Sunt Mala Quae Libas - Sono cattive le tue bevande

I.V. B. = Ipse Venena Bibas - Bevi tu stesso i tuoi veleni

Preghiera con indulgenza parziale:

O buon Gesù, vero figlio di Dio e di Maria Vergine, che con la tua Passione e Morte ci hai liberati dalla schiavitù del demonio, e mediante i prodigi della Croce hai glorificato il tuo servo Benedetto accordandogli un potere illimitato sulle potestà infernali, concedici, Te ne supplichiamo, mediante l'intercessione di questo Santo, la vittoria nella lotta assidua che sosteniamo non solo contro il demonio, nostro principale nemico, ma anche contro le perverse dottrine e gli esempi di vita scandalosa, specialmente con il parlare osceno e con il vestire immodesto, con i quali gli uomini di cattiva volontà cercano di danneggiarci nell'anima e nel corpo. San Benedetto, nostro speciale protettore, prega per noi ed impetraci da Gesù le grazie speciali necessarie alla nostra anima e al corpo. Così sia.

1Pater, Ave, Gloria..

Impariamo "il Segno della Croce" di san Benedetto, non è un amuleto e non diventi superstizione, perché sia efficace (come altri oggetti sacri e santi), occorre condurre una vita sacramentale, come insegna sant’Agostino “Dio non può salvarti senza di te, senza che tu lo voglia davvero, bisogna abbandonare la via del peccato”:

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!

La Croce del Santo Padre Benedetto.

La Croce Santa sia la mia Luce e non sia il demonio il mio condottiero.

Allontanati satana! Non mi attirare alle vanità.

Sono cattive le tue bevande, bevi tu stesso i tuoi veleni.

Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!

 

San Benedetto è invocato per ottenere una buona morte e la salvezza eterna.

Egli apparve un giorno a S. Geltrude, dicendo: "Chiunque mi ricorderà la dignità per cui il Signore ha voluto onorarmi e beatificarmi, concedendomi di fare una morte così gloriosa, io lo assisterò fedelmente in punto di morte e mi opporrò a tutti gli attacchi del nemico in quell’ora decisiva. L’anima sarà protetta dalla mia presenza, essa resterà tranquilla malgrado tutte le insidie del nemico, e felice si slancerà verso le gioie eterne".

 

bottom of page