San Giovanni Bosco
"Confidate ogni cosa su Gesù Eucaristico e Maria Ausiliatrice e vedrete cosa sono i miracoli".
*Con le opere di carità ci chiudiamo le porte dell’inferno e ci apriamo il paradiso".
*Chi prega si occupa della cosa più importante di tutte".
*È quasi impossibile andare a Gesù se non ci si va per mezzo di Maria".
*Coraggio, coraggio sempre; non stanchiamoci mai di fare il bene e Dio sarà con noi".
"Oltre le consuete preghiere del mattino e della sera, vi esorto a spendere anche un po' di tempo a leggere qualche libro che tratti di cose spirituali, come il libro Dell'"Imitazione di Gesù Cristo", la "Filotea" di San Francesco di Sales, "l'Apparecchio alla morte" di Sant'Alfonso, "Gesù al cuor del giovane", le vite dei Santi od altri simili.
Dalla lettura di questi libri riporterete grandissimo vantaggio per l'anima vostra. Sarebbe poi doppio il merito avanti a Dio, se quanto leggete lo raccontaste agli altri".
Giovanni nacque nel 1815, in una modesta cascina della provincia di Asti. Figlio di contadini, perse presto il padre e fu la madre a lavorare nei campi con grande sacrificio, per assicurare il sostentamento alla famiglia e permettere a Giovanni di studiare. Egli seguì la vocazione sacerdotale fin da giovane e cominciò a occuparsi dei ragazzi, facendoli giocare, ma – al contempo – attirandoli alla preghiera.
Un giorno, gli si illuminò la strada della sua missione che tanto desiderava realizzare: essere fra i giovani, come sacerdote, e insegnare loro a conoscere la dottrina cattolica, ad amare il Signore e la Madonna, per raggiungere la salvezza dell’anima. Gli si presentarono dei ragazzi poveri e indifesi, che mise insieme e a cui diede l’opportunità di istruirsi e crescere grazie all’Oratorio. Don Bosco, spinto da grande zelo e animato dalla carità verso il prossimo voleva salvare le anime. Con questo fine, si prodigò per i ragazzi raccolti per strada, li sfamò e insegnò loro un mestiere. Stava nascendo il nuovo mondo industriale e Giovanni capì che la gioventù doveva essere preparata alla vita moralmente e professionalmente. Così si occupò di scuola e fondò laboratori, cioè le prime scuole professionali, dalle quali dovevano uscire operai onesti e capaci. Un’opera che pose sotto la protezione di san Francesco di Sales, da cui il nome “Salesiani”, che proliferò anche in altri Paesi.
Per i ragazzi, egli sopportò la fatica e le persecuzioni dei sospettosi. Gli elementi della spiritualità di don Bosco sono il lavoro continuo e la temperanza che manifestava nella dolcezza, nella clemenza, nell’umiltà, nell’allegria.
Don Bosco prese con fermezza tre propositi:
*Occupare rigorosamente il tempo.
*Patire, fare, umiliarsi in tutto e sempre quando si tratta di salvare le anime.
*"La carità e la dolcezza di San Francesco di Sales mi guideranno in ogni cosa".
San Francesco di Sales ha ispirato Don Bosco nella fondazione della Famiglia Salesiana.
Patrono dei giornalisti e maestro di comunicazione evangelica, Francesco di Sales ci insegna che comunicare significa donarsi, costruire amicizia e portare gli altri verso Dio. Don Bosco diceva: «Il mio spirito e lo spirito di questo oratorio è lo spirito di San Francesco di Sales». La sua straordinaria mansuetudine e il suo ardore nel “guadagnare anime” sono il modello su cui si fonda tutto il carisma salesiano. Non a caso, nella stanza di Don Bosco spiccava la frase del santo: «Da mihi animas, caetera tolle». Nel 1844, Don Bosco inaugurò il primo oratorio proprio sotto la protezione di San Francesco di Sales, affidandogli il sogno di educare i giovani con dolcezza e amorevolezza. Oggi, celebriamo il suo esempio di pastore zelante, missionario instancabile e catechista dei piccoli.
San Giovanni Bosco, fondatore dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice, è stato un instancabile ed appassionato educatore della gioventù. Egli, con la forza dell’amore e superando infinite difficoltà, è riuscito a salvare dalla strada tanti ragazzi, i quali hanno trovato in lui un padre premuroso prima ancora che un maestro. Questo perché egli per primo si è lasciato educare e guidare dal Maestro per eccellenza, mettendosi alla scuola della sua Parola. La vita di Don Bosco è stata costellata da tantissimi sogni, che egli considerava di provenienza soprannaturale. Essi, infatti, consistevano in presagi, rivelazioni, annunci di morte ed anche in consigli sul modo di percorrere la via pensata per lui dall’Altissimo. Eventi che, regolarmente, si sono verificati. In uno dei primissimi sogni dell'infanzia, è chiamato dalla Vergine Maria all'apostolato verso i giovani con queste parole: "Non con le percosse, ma con la mansuetudine e con la carità, dovrai guadagnare questi tuoi amici. Mettiti dunque immediatamente a far loro un'istruzione sulla bruttezza del peccato e sulla preziosità della virtù".
“Quando Don Bosco giunse al termine della sua vita i più stretti collaboratori si radunarono intorno a lui e il suo vicario Don Michele Rua gli sussurrò all’orecchio: “Padre, dateci un’ultima benedizione” e sorreggendo la sua mano gli fece tracciare il segno della croce. Tra gli astanti era anche il vescovo missionario Cagliero, tornato dalla Patagonia, che recitava le preghiere per gli agonizzanti. Fino all’estremo Don Bosco si era speso senza risparmiare le forze ormai deboli per esercitare il suo ministero apostolico, e negli ultimi giorni aveva confessato una trentina di giovani che avevano chiesto questo ultimo favore al loro padre spirituale. Dal suo letto di morte ripeteva le sue massime, raccomandando l’amore reciproco e la pratica delle buone opere, incitando i salesiani a difendere sempre la santa sede e ad adoperarsi in ogni modo per la salvezza delle anime. Don Bosco si spense il 31 gennaio 1888 in un alone di gloria immortale”.
PREGHIERE A SAN GIOVANNI BOSCO
O Padre e Maestro della gioventù,
San Giovanni Bosco,
che tanto lavorasti per la salvezza delle anime,
sii nostra guida nel cercare il bene delle anime nostre e la salvezza del prossimo;
aiutaci a vincere le passioni e il rispetto umano;
insegnaci ad amare Gesù Sacramentato,
Maria Ausiliatrice e il Papa;
e implora da Dio per noi una buona morte
affinché possiamo raggiungerti in Paradiso.
Così sia.
PREGHIERA A SAN GIOVANNI BOSCO
Bisognoso di particolare aiuto,
a Voi ricorro con grande fiducia,
o glorioso Don Bosco.
Mi occorrono grazie spirituali
per fuggire sempre il peccato
e perseverare nel bene fino alla morte.
Ma mi occorrono anche grazie temporali
e specialmente...
(chiedere la grazia)
Voi che foste così devoto di Gesù Sacramentato
e di Maria Ausiliatrice
e così compassionevole delle umane sventure,
ottenetemi da Gesù e dalla sua Celeste Madre
la grazia che Vi domando
e una grande rassegnazione al volere di Dio.
Pater, Ave, Gloria.
(Torino, 12 gennaio 1934)
PREGHIERA DI DON BOSCO
O Maria Ausiliatrice, Madre benedetta del Salvatore,
validissimo è il tuo aiuto in favore dei cristiani.
Per te le eresie furono sconfitte
e la Chiesa uscì vittoriosa da ogni insidia.
Per te le famiglie e i singoli furono liberati
ed anche preservati dalle più gravi disgrazie.
Fa’, o Maria, che sia sempre viva la mia fiducia in te,
affinché in ogni difficoltà possa anch’io sperimentare che tu sei veramente
il soccorso dei poveri, la difesa dei perseguitati, la salute degli infermi,
la consolazione degli afflitti, il rifugio dei peccatori
e la perseveranza dei giusti.
Amen.
