Chiese di Orte: Sant'Antonio
Padre Geremia Subiaco fu fondatore della comunità cristiana di Orte Scalo. Egli lavorò con la mente, con il cuore, con le braccia, sorretto da una fede limpida ancorata al Vangelo, ad Orte Scalo, in provincia di Viterbo.
Originario di Vallecorsa, nacque il 22 maggio 1887, lasciò giovanissimo il suo paese per abbracciare l’ideale di vita di san Francesco d’Assisi; dopo il noviziato presso il Convento di Fontecolombo, il 21 dicembre 1912 viene ordinato sacerdote in San Giovanni in Laterano a Roma e nel 1915 è cappellano militare nella Prima Guerra Mondiale.
«Carità, amore e coraggio che seppe trasferire dalle zone di guerra al nuovo campo di lavoro di Orte Scalo, in provincia di Viterbo, ove la Provvidenza lo chiamò nel giugno del 1919».
(Dall’Elogio funebre di Mons. Giorgio Fanti, vicario della Diocesi di Orte, in occasione dei solenni funerali di padre Geremia).
Padre Geremia fu inviato come Lettore nel Collegio Serafico di San Bernardino di Orte.
Dal 1929 al 1934 fu Rettore del medesimo collegio e dal 1931 al 1937 Definitore provinciale.
Dal 1919 scende ogni giorno dal Convento di San Bernardino di Orte per svolgere un’attività pastorale sempre più intensa; nello stesso anno, il 31 dicembre, viene nominato Economo-Parroco di Orte Scalo (all’epoca un piccolo centro urbano, “la borgata”, come egli stesso ero solito chiamarla) e, tre anni dopo, Parroco, ufficio che ricoprì ininterrottamente fino al Capitolo provinciale del 1969.
La parrocchia inizialmente era costituita da dismessi locali, adibiti a rimessa e prima ancora a sala da ballo: due piccole stanze a pianterreno, adattate alla meglio per lo svolgimento dei sacri riti.
Nel 1932 egli lanciò l’idea di costruire una chiesa dedicata a Sant’Antonio di Padova.
A questa idea il nostro caro frate lavorò con tutte le energie, la realizzazione della grande chiesa fu la sua preoccupazione principale, facendo grandi sacrifici e subendo umiliazioni.
Il progetto, caldamente sostenuto dal vescovo Santino Margaria, ebbe la sua realizzazione con la posa della prima pietra il giorno 13 giugno 1932, memoria del Santo di Padova, protettore della comunità.
Una chiesa in stile neo-gotico, con annesse strutture parrocchiali, l’oratorio e il campo di calcio per ospitare i giovani della borgata sempre più popolata, per cui fonda le associazioni di preghiera e di formazione cristiana. E così la Chiesa sorse ben presto imponente, ricca di marmi e di vetrate artistiche, con accanto una casa parrocchiale capace di ospitare una piccola comunità religiosa.
Nel giugno del 1937 la chiesa e la casa parrocchiale erano completate.
Padre Geremia dal Collegio di San Bernardino si trasferì definitivamente a Orte Scalo, insieme a padre Sebastiano e fra Ludovico, «accanto alle già fiorenti Pia Unione di Sant’Antonio e Terz’Ordine Francescano femminili; con i nuovi locali ebbe subito sviluppi l’Azione Cattolica».
Il 29 agosto 1943, un terribile bombardamento si abbatté sulla borgata, colpendo la stazione ferroviaria e diverse abitazioni civili. Morte e distruzione ovunque.
La Chiesa di Sant’Antonio, fortemente danneggiata ma non distrutta, ospitò decine e decine di morti: 117 le vittime innocenti che furono accolte nella chiesa. Padre Geremia stravolto dal dolore e stremato dalla fatica, rimase in chiesa, vegliò i suoi figli, visitò i parrocchiani sfollati nelle campagne, incoraggiò, aiutò e sostenne tutti.